Per la costituzione del gruppo SPE-SOCIOLOGIA E INTERDISCIPLINARITÀ
Anni fa, un saggio di Vincenzo Cesareo sulla qualità del sapere sociologico in Italia richiamava
l’attenzione su un paradosso che rimane ancora irrisolto: da un lato si avverte un grande
bisogno di sociologia, dall’altro “la nostra disciplina suscita meno interesse presso i policy
makers e presso l’opinione pubblica” (Cesareo 2014, p. 3). Le ragioni di questa situazione
venivano ricercate in una serie di fattori, esogeni ed endogeni: l’iperindividualismo, la
concorrenza di altre discipline, i pregiudizi nei confronti della sociologia, il sociologismo, il
panflettismo e il minimalismo sociologico. Nello stesso tempo, Cesareo formulava alcuni
auspici per il futuro della sociologia. Tra questi, l’invito a coltivare l’approccio interdisciplinare,
anche per elaborare riflessioni e ricerche di ampio respiro teorico, nella consapevolezza che
la deriva minimalista “di fatto subisce la primazia di altri saperi” (ivi, p. 5).
Partendo da queste premesse, ed operando nella direzione di quel “riarmo morale” che ha
animato l’azione di Luigi Sturzo (1957, pp. 155-158), l’idea è quella di esplorare le connessioni
tra linguaggi diversi, discipline diverse e settori scientifico disciplinari diversi, nel segno del
dialogo e dell’apertura a un ampio orizzonte di fatti, tematiche, concetti, prospettive teoriche
e metodologiche, alla ricerca di possibili convergenze.
Vi sono, infatti, temi di difficile separazione, perché incontrano insieme più sociologie e, così,
diversi settori; pensiamo ad esempio all’intelligenza artificiale, all’immigrazione, alla
globalizzazione, alla salute. Argomenti che pur trovando sede in sezioni specifiche, possono
risultare di difficile scorporazione, sotto alcuni punti di vista almeno, nei diversi settori,
implicando l’intersezione di più voci, con una risultante che sappiamo essere sempre diversa
dalla semplice somma delle parti.
Pertanto, poter dedicare una sezione che si occupi proprio di interdisciplinarità, valorizzando
la specificità dell’apporto analitico della sociologia, soprattutto alla prova di una tarda
modernità interconnettiva dove niente è separato e ogni cosa, come ogni soggetto, sono
sempre più vicini, potrà essere importante per una visione che rinforzi un’unità sociologica e
lo scambio, dialogico e comprensivo, tra le diverse anime che alimentano, di ricchezza teorica,
concettuale ed euristica, la nostra comunità scientifica.
Proponenti: Antonio Cocozza, Cecilia Costa, Fabrizio Fornari, Nicola Strizzolo, Angela Maria Zocchi